mercoledì 11 novembre 2009

Presentazione ufficiale del mio libro "Gli anelli mancanti"


Presentazione al pubblico del libro "Gli anelli mancanti" di Ines Curzio
edito da La Riflessione Davide Zedda Editore

Durante la serata interverrà il dott. Giuseppe Rivalta

Interessanti temi storici e scientifici saranno toccati durante la presentazione supportata da video e immagini.
...Finale a sorpresa!

domenica 8 novembre 2009

Le abilità telepatiche del DNA

Eliche sosia in grado di riconoscersi a distanza per ricombinarsi.
Il motivo è tuttora un mistero per gli scienziati

di Ines Curzio

Leggete il mio ultimo articolo su Nautilus:
http://www.nautilusmagazine.blogspot.com/

sabato 7 novembre 2009

H1N1: virus annunciato?



Chi è Joseph Moshe? In Italia il suo nome è ancora poco conosciuto, ma all’estero è un personaggio molto chiacchierato. Questo microbiologo del Moussad, esperto in malattie delle piante, con numerose pubblicazioni a suo nome riguardanti la manipolazione genetica dei virus, il cui profilo ufficiale è rintracciabile sul sito Biomedexperts.com, nel mese di agosto ha fatto un’inquietante dichiarazione che, se fosse confermata, rappresenterebbe una realtà sconcertante nell’ambito dell’affare virus H1N1. Il problema principale è che non solo non vi è stata alcuna smentita ufficiale di quanto da lui dichiarato, non solo come vedremo vi è stata un’ammissione da parte di uno dei soggetti citati da Moshe, ma quel che colpisce maggiormente è che nei giorni successivi alle dichiarazioni, il Dott. Moshe è stato arrestato dall’FBI con un’operazione degna dei migliori film di spionaggio ed è sparito dalla circolazione.
Le fonti per la storia che stiamo per raccontare sono numerose, per lo più provenienti da articoli di stampa estera come http://www.unfictional.com/category/big-pharma e http://willyloman.wordpress.com/2009/08/24/who-is-joseph-moshe/. Ma andiamo per ordine.
Nel dicembre 2008, un anno fa quindi, la filiale austriaca della statunitense Baxter inviò alla Avir Green Hills Biotechnology, in Austria, uno stock del virus dell’influenza umana H3N2, alterato in modo che non potesse replicarsi.
Qualche mese dopo, in febbraio, un laboratorio che lavora per la Avir, sito nella Repubblica Ceca, ha successivamente testato su una dozzina di cavie (nel caso furetti) i campioni del vaccino elaborato dalla Baxter. Inaspettatamente le cavie sono morte. Il laboratorio ha così scoperto che il vaccino avuto dalla Baxter conteneva il virus H5N1 vivo, cioè quello dell’influenza aviaria.
Il laboratorio ha avvisato la Baxter di questo gravissimo fatto e la Baxter ha risposto che i due virus (H3N2 e H5N1) devono essere stati mescolati “per errore”.
Il caso però rimane sospetto in quanto questo tipo di operazioni sono soggette a standard di sicurezza BS3, bio-safety level 3, e una contaminazione casuale del genere è impossibile: l’unico modo per infettare un vaccino contro l’influenza umana con virus H5N1 vivo è con un’azione deliberata. Se il vaccino fosse stato diffuso, avrebbe potuto causare una strage: il virus H3N2 avrebbe potuto fungere da vettore per il virus dell’aviaria, e le persone infettate sarebbero diventate “incubatrici” per un virus ibrido.
La Baxter aveva inviato 72 chilogrammi di questo vaccino a 18 Paesi europei, ma a tutt’oggi non si sa se effettivamente se questo stock è stato ritirato ed eliminato.
La polizia austriaca ha indagato sulla Baxter, anche grazie alle segnalazioni della giornalista Jane Burgermeister, ed è in corso un tentativo di portare in giudizio la Baxter per questa vicenda (in internet è consultabile il pdf con tutta la documentazione) con l’accusa di tentato genocidio, ma sia la polizia sia i media hanno lasciato il tutto nel silenzio assoluto.
Giungiamo ai pirmi di agosto, quando il Dott. Moshe ha chiamato in diretta lo show radio del Dr. A. True Ott, in onda su Republic Broadcasting, sostenendo di essere un microbiologo e di avere le prove che i vaccini contro l'influenza suina H1N1, prodotti dalla Baxter BioPharma Solution,s erano contaminati. Ha detto che il laboratorio ucraino della Baxter di fatto sta producendo un’arma biologica travestita da vaccino. Ha sostenuto inoltre che il vaccino contiene un pericoloso adiuvante (additivo) progettato per indebolire il sistema immunitario e replicare l’RNA del virus responsabile della pandemia dell’influenza spagnola del 1918. Se questo non fosse già abbastanza grave, Moshe ha dichiarato pure che la Medimmune, titolare del vaccino Flu Mist, uno spray nasale destinato ai bambini in età scolare negli USA, ha brevettato già nel 2008, mesi pirma del rilevamento dei primi casi di influenza H1N1, un virus ricombinato dell'influenza suina e il relativo vaccino spray contenente il virus vivo.
Quelle che seguono sono alcune delle sue affermazioni di Moshe durante l’intervista che si può ascoltare per intero all’indirizzo www.youtube.com/watch?v=CmedEmVmKSA:
- Dr. Moshe: (…) è da mesi che stiamo discutendo l’evidenza che questo è difatti una struttura di “virus rigenerato, creato in laboratorio”. Ora abbiamo parlato del brevetto della Novartis, emesso nel febbraio del 2009, e il paragrafo 32 di quel brevetto dice che questo vaccino che sta creando la Novartis “potrebbe” essere utilizzato per combattere un virus rigenerato.
Dr. Ott: …è proprio nella fraseologia del brevetto, vero?
Dr. Moshe: proprio nella fraseologia del brevetto (…) Ci hanno chiamato delle persone che mi hanno chiesto del prodotto “Flu Mist” della Medimmune, il vaccino principale che sarà fornito a tutti i bambini in età scolare…ci hanno chiesto cosa ne sapevamo a proposito, quale fosse la struttura del virus vivo e se potevamo trovare qualcosa in merito. Ed ho pensato, aspetta un attimo, se la Novartis ha brevettato il suo vaccino intramuscolare di sicuro la Medimmune avrà fatto lo stesso, quindi con questa intuizione sono entrato ed ho cercato nel database dell’Ufficio Brevetti Usa cercando qualcosa della Medimmune e…devo dirti cos’ho scoperto, ti scioccherà (…) Il titolo (del brevetto) era fondamentalmente su come strutturare le proteine H ed N del virus. Beh, scavando in questo brevetto di 148 pagine, che fu concesso nel 2008…indovina…riguarda questo virus di cui stiamo ora parlando.
Dr. Ott: 2008…
Dr. Moshe: Si, hanno effettivamente brevettato questo virus!
Dr.:Ott: Lo sapevano…
Dr. Moshe: Dico questo perché sono elencate tutte le strutture genetiche che sono state praticamente forzate su questo (virus). (…) E l’ho passato a tre microbiologi per assicurarmi della cosa, per assicurarmi che non stessi leggendo qualcos’altro sulla questione…e non mi hanno risposto via email, mi hanno chiamato al telefono…hanno detto “non ci si può credere, hai assolutamente ragione, hanno brevettato questo virus ricombinato dell’influenza suina/umana/aviaria. Ed ecco come l’hanno fatto, si può confrontare il brevetto con i 6 anni di documentazione pubblicata da Taubenberger, Terrene Tumpey ed altri del gruppo…e se ne avrà conferma. (…) Beh, è semplicemente sbaloriditivo, perché lo spray della Medimmune, ciò che per loro lo rende unico, è la struttura del virus che contiene, perché si sta parlando di una struttura di virus vivo in questo spray! (…) Questo spray della Medimmune sarà fornito principalmente agli asili, ai bambini delle medie fino all’8a classe…nelle scuole, tramite il programma HHS di Katheleen Sibelius, questo è uno spray indolore e lo spruzzeranno ovunque, lo utilizzeranno in sequenza, ma questi bambini spargeranno questi virus vivi ovunque andranno nell’arco di 3-21 giorni…-
Il pdf del brevetto della Medimmune è consultabile tramite download gratuito da Scribd (http://www.scribd.com/doc/19660910/Medimmune-H1N1-Swine-Flu-Virus-PATENT-2008) oppure su alcuni siti come fightbackh1n1.com (http://www.fightbackh1n1.com/2009/09/medimmune-patented-h1n1-swine-flu-virus.html ), ma indubbiamente bisogna essere ricercatori ed esperti per comprendere le affermazioni di Moshe dalla semplice lettura del testo.
Ad ogni modo quanto dichiarato è assolutamente grave, ma la storia non finisce qui perché Moshe ha poi proceduto ad informare la Casa Bianca, o almeno ha tentato. Fatto sta che il giorno dopo (14 agosto) accortosi che la sua abitazione era sorvegliata, è saltato in macchina con pochi effetti personali e ha cercato, essendo di doppia cittadinanza, di rifugiarsi presso il consolato israeliano, ma una task-force dell'FBI lo ha bloccato prima, con l'accusa di avere minacciato la Casa Bianca; l’operazione è stata quantomeno singolare, un braccio di ferro durato otto ore.
Il video, reperibile su Youtube, mostra lo spiegamento di forze veramente notevole messo in campo dai federali, aiutati sembra da una squadra SWAT, per fermare il microbiologo che ha resistito, rimanendo nella sua auto, ai loro assalti portati avanti con litri di spray al peperoncino e gas lacrimogeni. Caso ancora più strano, sul luogo del blocco i federali hanno fatto intervenire un grosso veicolo nero, che montava sul tetto qualcosa come un’antenna a microonde, probabilmente per neutralizzare un cellulare o altri apparecchi di trasmissione con cui Moshe avrebbe potuto contattare i media, o un avvocato, o chiunque potesse soccorrerlo.
Alla fine si è lasciato catturare, ma non è stato arrestato perché non vi erano accuse fondate: l’uomo non aveva espresso alcuna minaccia contro il presidente.
Si è anche ventilato che Moshe fosse un agente o ex-agente del Mossad e la sua inattaccabilità ai lacrimogeni sarebbe dovuta ad una immunità a questo tipo di armi che deriva dall’addestramento degli agenti israeliani. Fatto è che Moshe, poche ore dopo la cattura è stato espulso o mandato in Israele, dove dovrebbe trovarsi tutt’ora, ma non vi è alcuna certezza proprio perché da allora non si hanno altre notizie di lui.
Molte altre notizie interessanti su tutta questa faccenda e sui vari retroscena sono reperibili al link http://www.wikio.it/news/Joseph+Moshe che vale la pena di scorrere.
Ora però delle considerazioni sono d’obbligo. Al momento vi è una tale confusione di informazioni da parte dei media, in Italia come all’Estero, che è quasi impossibile trovare informazioni univoche e pareri concordi su tutto ciò che ruota attorno all’“affaire H1N1”. Dubbi sulla natura del virus, dubbi sui vaccini, polemiche, allarmismi, notizie ufficiali puntualmente smentite da altrettanti comunicati ufficiali, organi mondiali di ogni tipo le cui dichiarazioni sono in continuo contrasto. In condizioni simili è facile alimentare ipotesi di complottismo e mille altre versioni quasi al limite della fantapolitica che non ci interessa alimentare.
Quello che vale la pena di ricordare è che sul sito della FAO, dopo che ad Aprile 2009 furono individuati i nuovi casi di influenza suina in Messico e isolato il virus H1N1, è apparsa questa nota informativa: “La forma del virus H1N1 attualmente in corso di diffusione è un misto di geni umani, suini e aviari, e si è rivelata essere molto contagiosa, ma non più letale dei comuni virus influenzali stagionali. Tuttavia, potrebbe teoricamente diventare più pericolosa se si combinasse nuovamente con altri virus, ad esempio con il virus H5N1, conosciuto comunemente come "influenza aviaria", che è molto più letale, ma anche meno contagiosa tra gli uomini. Questo fenomeno è chiamato riassortimento o ricombinazione genetica e può avvenire in casi di infezioni virali simultanee del portatore.”
Un'altra tappa della storia è stata raggiunta a giugno 2009 quando l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha portato a 6 (il massimo) il livello di allarme per la diffusione dell'influenza A. E’ la prima volta in 41 anni che l'Oms porta a 6 il livello di allarme, però è stato precisato che la pandemia è «moderata» quindi l'Oms non ha raccomandato la chiusura delle frontiere né la restrizione nei movimenti di persone, beni e servizi. La previsione è che la pandemia possa durare da uno a due anni. Il livello 6 segnala un aumento dell'estensione geografica della diffusione del virus, non necessariamente della sua gravità. «Pandemico significa globale, ma non ha connotazioni di gravità», ha puntualizzato il portavoce dell'Oms, Gregory Hartl. A questo proposito ci sarebbe una parentesi da aprire perché ancora non è chiaro il motivo per cui la definizione di pandemia è stata modificata dall’Oms proprio un mese prima, a maggio 2009. Probabilmente perché confrontandole, appare evidente che con la precedente definizione non sarebbe stato possibile definire l’attuale condizione come livello 6.
Anche il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha affermato che il livello 6 non è dovuto «alla gravità dei sintomi, ma alla grande diffusibilità del virus. Nel caso di una probabile recrudescenza dei contagi, e in assenza di misure di contenimento efficaci a partire dai vaccini, il pericolo è che ci possa essere un’elevata fetta di popolazione che potrebbe essere contagiata, determinando in questo modo un blocco dell'attività e forti danni all'economia dei Paesi». La vera minaccia però sostiene che sarebbe la nascita di un virus letale dovuto al mescolamento del patrimonio genetico dei virus H1N1 e H5N1: «Un rischio legato alla pandemia della nuova influenza è quello di una possibile trasformazione del virus A/H1N1 in una forma di virus aviario fortemente aggressivo e trasmissibile nell'uomo».
Tornando a Moshe, aldilà di ogni possibile complottismo, non si può restare indifferenti di fronte ad un’affermazione che potrebbe purtroppo ricollegarsi agli ultimi eventi occorsi in Ucraina e di cui ancora poco si parla. Moshe aveva detto che il falso vaccino, in realtà una sorta di arma biologica, era stato prodotto da un laboratorio della Baxter in Ucraina.
Ebbene: proprio l’Ucraina è teatro nelle ultime settimane di una preoccupante pandemia, che dapprima si è presentata come un’influenza, ma poi è peggiorata dopo una settimana, palesandosi come una gravissima infezione polmonare virale. Segnalata prima nella regione di Ternopil (dove le prime notizie parlavano di febbre tifoide), si sta ora spandendo rapidamente nella zona di Lvov e di Ivano-Franivsk, mettendo a letto decine di migliaia di ucraini. Al 29 ottobre scorso, i morti erano una cinquantina e alcune centinaia gli ospedalizzati (stime molto più alte di quelle dell’influenza A che invece presenta, nonostante gli allarmismi, una mortalità bassissima, notevolmente inferiore rispetto alla stessa influenza B o stagionale). Le scuole sono state chiuse e il governo ha dichiarato lo stato di emergenza. Un quarto dei medici che sono stati a contatto coi pazienti si sono ammalati. Apparentemente, è una malattia atipica che nessuno sa come trattare e che qualcuno già chiama «pneumonic plague», peste polmonare (cosa che non è). La pandemia ha messo in allarme la sanità della vicina Polonia. Le autorità locali hanno escluso che si tratti del virus dell’influenza suina. Cosa dobbiamo pensare? La farmaceutica Baxter è già stata colta con le mani nel sacco a distribuire un vaccino contaminato e potenziale arma di distruzione di massa. Il virus vivo dell’aviaria non sarebbe stato soltanto capace di causare una pandemia, ma avrebbe potuto incrociarsi con il virus stagionale con cui era mescolato, unendo l’alta infettività dell’H3N2 con il carattere letale dell’H5N1. Dopo un lungo silenzio la multinazionale ha ammesso un inquinamento accidentale. Tuttavia sono in diversi a chiedersi se era veramente accidentale, anche perché tutti sanno che una pandemia può svilupparsi solo se il virus dell’aviaria si combina insieme a un virus influenzale umano, perciò l’unica cosa a cui dovevano stare attenti era non mescolare i virus. Baxter International ha fatto sapere che la contaminazione è stata il risultato di un errore successo nel laboratorio di Orth-Donau, Austria. Christopher Bona, il direttore della comunicazione globale bioscientifica, ha affermato che il virus liquido non era un vaccino e che è stato sviluppato solo per motivi di sperimentazione. Stranamente però in natura, il virus dell’aviaria non ne vuol sapere di ibridarsi col virus umano dell’influenza. Che qualcuno in Illinois abbia voluto dargli un “aiutino”? E il brevetto della Medimmune del 2008 c’entra qualcosa? E che dire del fatto che le spedizioni di vaccini della Baxter avvengono per lo più nell’Est Europa, fra Cecoslovacchia, Austria e Ucraina? In Polonia, nel 2008, a 350 polacchi senza-tetto fu inoculato un vaccino sperimentale (dietro compenso di 3-4 euro) e 21 di loro morirono. Furono arrestati medici e infermieri e secondo le poche notizie filtrate, era un vaccino convenzionale contaminato da «un medicamento contro l’influenza aviaria».
La giornalista austriaca Jane Burgmeister ha denunciato la Baxter per quell’«errore umano», suggerendo già mesi fa che lo scoppio di una seria pandemia avrebbe indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a portare l’allarme a «livello 6», che imporrebbe la vaccinazione obbligatoria di massa, con vaccini testati e non testati, dato il pericolo imminente. Ciò creerebbe i presupposti di profitti miliardari per le farmaceutiche.
Ribadiamo che l’errore umano invocato da Baxter suona falso per un’azienda che ha il livello BS3: troppi sistemi di sicurezza dovevano essere scavalcati, troppo personale doveva essere sbadato o reso complice. A meno che l’ordine non sia partito dalla direzione generale. Perchè Baxter non ha mandato ai vari laboratori dell’est Europa qualche fiala sbagliata: qui stiamo parlando di 72 chili di un liquido composto da virus geneticamente modificati e vivi della H5N1, virus dell’aviaria), spediti come vaccino.
Più di un sospetto viene dall’enorme allarme mediatico attorno alla pandemia suina. Le mamme angosciate affollano ospedali, studi medici e ambulatori, invocando vaccini di cui però nessuno riesce a fidarsi. I medici e gli operatori sanitari sono i primi a dichiarare di non volersi vaccinare. Gli adiuvanti inseriti nei vaccini (il famigerato MF59, vietato dalla FDA, contenente squalene e mercurio adoperati però nei vaccini delle stesse Baxter, Novartis e Sanofi-Aventis) causerebbero più danni dell’influenza stessa. E intanto pochi media ricordano che in Italia una «normale» influenza si porta via ogni anno, per complicazioni, 8 mila vittime. In USA, il presidente ha dichiarato l’emergenza nazionale per mille morti di suina; eppure, i dati del Center for Disease Control dicono che ogni anno muoiono in USA, per complicazioni da influenza, 36 mila pazienti. Silenzio invece sui primi morti non da influenza: ma da vaccino, una donna in Ungheria, quattro persone in Svezia. Reazioni rare, ma possibili, è la solita giustificazione delle autorità.
Intanto con lo stato d’emergenza, possono passare decreti d’emergenza, inclusa, come dicevamo, la vaccinazione obbligatoria di massa. Ma con quali vaccini? Con quelli che la Medimmune, nel suo formato spray, dichiara di poter distribuire in dosi considerevoli, tali da coprire in brevissimo tempo la maggioranza delle richieste, rispetto alla potenziale disponibilità di dosi per via intramuscolare prodotte dalle altre farmaceutiche? Quello stesso vaccino che, pur contenendo virus vivi indeboliti, come afferma la Medimmune, ha fatto sparire di scena Joseph Moshe?
E’ difficile capire a cosa stiamo andando incontro. Difficile capire chi è in buona fede e chi no. Quel che è sicuro è che pur volendo attenersi alle sole informazioni ufficiali e cercando di non fare illazioni, troppi elementi non tornano e tutta la questione appare torbida.
Nel dubbio e nell’attesa di analizzare gli sviluppi ci sentiamo di raccogliere il consiglio di altri medici. Il primo è il Dott. John Cannell, psichiatra dello Atascadero State Hospital, California (una struttura di massima sicurezza riservata a criminali considerati "malati di mente"). Questi è riuscito a preservare i suoi pazienti da un violento attacco d’influenza che aveva colpito tutti gli altri reparti nell’aprile 2005. Nessuno dei suoi 32 pazienti ha contratto quella forma influenzale, nonostante avessero contatti con gli altri reclusi. Tale positivo risultato era dovuto alle dosi elevate di vitamina D che egli aveva prescritto ai pazienti del suo reparto nei quali aveva riscontrato una mancanza di tale vitamina, mancanza comunissima nei nostri paesi industrializzati. Il suo dettagliato articolo è consultabile al link http://www.medicalnewstoday.com/articles/51913.php.
Gli altri due medici sono Gorton e Jarvis: nel loro lavoro “The effectiveness of vitamin C in preventing and relieving the symptoms of virus-induced respiratory infections” (Manipolative Physiol Ther, ottobre 1999 vol 22 (8), pag 530-533) hanno dimostrato che la vitamina C è molto più efficace dei vaccini nel prevenire l’influenza e nel mitigarne i sintomi (tre dosi da un grammo al giorno per un adulto a livello preventivo, un grammo ogni ora per sei ore per mitigare i sintomi dell’influenza). Che dire? A questo punto se proprio dobbiamo arricchire le tasche delle case farmaceutiche, cerchiamo di farlo finché sarà possibile acquistando vitamine, senz’altro sono meno nocive di vaccini e antivirali.


Ines Curzio



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venerdì 6 novembre 2009

IN UCRAINA E' EMERGENZA INFLUENZA

IN UCRAINA E' EMERGENZA INFLUENZA
dalla rete:


Sembra non fermarsi l’allarmismo e la preoccupazione per la pandemia di influenza H1N1 che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Se in alcuni paesi dell’ UE sono stati previsti piani di intervento regolari che coinvolgono la popolazione a vari livelli, in altri paesi la situazione pare più grave. In Ucraina infatti, come precisato da diversi organi di stampa e siti web, è già salito a 67 il numero dei morti a causa di una “indefinita” influenza. Il Presidente Yushchenko nei giorni scorsi ha disposto un piano di attuazione attraverso il Ministro della difesa: creare delle postazioni ospedaliere militari mobili al fine di assistere la popolazione che mostri sintomi di malessere di influenza suina. Per accelerare il processo di difesa dal misterioso virus, aerei spruzzerebbero sulle principali città ritenute colpite: Lviv (Leopoli) e Ternopil, piccole città vicine al confine polacco e la capitale Kiev un imprecisato aerosol. A livello locale i governi hanno disposto la chiusura di scuole, negozi e uffici pubblici, annullando tutte le manifestazioni comprese le cerimonie religiose. Il governo ucraino non ha confermato che si tratti con certezza di influenza suina, parlando soltanto di una forma severa di influenza, forse di polmonite, negando peraltro di avere disposto l’intervento aereo, imponendo il silenzio agli organi di informazione riguardo alle testimonianze raccolte.Gli avvenimenti di questi giorni e l’aggravarsi della situazione richiamano alle denunce dei mesi scorsi che parlavano di vaccini contaminati per la cura dell’influenza suina. Una ipotesi inquietante è quella della creazione di una arma biologica. L’arresto del presunto Dott. Joseph Moshe che aveva diffuso l’allarme attraverso la radio, lascia quantomeno dubbiosi sul comportamento del governo ucraino. La possibile disputa a porte chiuse – poi smentita - dell’incontro di Champions fra la Dinamo e l’Inter nello stadio olimpico della capitale ucraina, conferma una situazione preoccupante e comunque poco chiara.